Wednesday, August 20, 2008

From 2309 Dryades Street, New Orleans, LA


ciao

questo è il terzo giorno che sono a new orleans e vi spiego che cosa sto provando e che cosa ho fatto fino ad ora.
sono arrivato sabato e alcune delle ragazze che fanno parte dell'associazione united saints sono venute a prendermi all'aeroporto. united saints è l'associazione per la quale sto prestando servizio qui in città. si occupa di aiutare la comunità locale. questo significa fare qualsiasi cosa di cui la gente che vive nei dintorni ha bisogno (prevalentemente ricostruzione di case). ho passato la prima notte in una casa con alcune stanze da letto, un bagno e una cucina. nessun tipo di arredamento o mobilio ma solamente i fornelli, 1 frigo e il lavandino in cucina. c'erano anche alcune brande e materassi gonfiabili nelle camere da letto (3). il giorno successivo (domenica) era il giorno in cui era previsto l'arrivo della maggior parte dei volontari. la giornata l'ho passata insieme a julie (belgio) nel french quarter che è il quartiere del jazz, dei musicisti di strada, dei mercati. è stata una giornata turistica direi. piacevole e allo stesso tempo mi ha dato un assaggio di nola (new orleans). tornati verso la base abbiamo incontrato gli altri 3 volontari europei (geert, miguel, luis) e i 3 giapponesi (miho, ryo e mami). il giorno dopo insieme ad altri volontari americani di un'organizzazione chiamata americorps abbiamo incominciato a lavorare all'interno di un edificio qui vicino. abbiamo smantellato i soffitti di alcune stanze, gettato travi di legno, raschiato pareti per togliere vernice vecchia e pitturato. oggi le attività sono state più o meno le stesse sul campo ma il mio campo sembra avere preso una piega un poco diversa. dopo avere chiesto di incontrare alcuni abitanti del quartiere per ascoltare le loro storie e fare foto il responsabile di united saints mi ha offerto questa possibilità. il quartiere in cui operiamo è un quartiere molto nero con problemi di droga, con la polizia sempre all'erta e dove può capitare che se cammini per strada ti puntano una pistola alla testa per avere soldi. crazy. sembra incredibile ma è così. e fin che non te lo dice quello a cui è successo e ti trasmette la sua paura non sai che cosa significa. almeno così è stato per me. oggi ho incontrato due donne che hanno ricevuto gli aiuti di united saints che ha aiutato a riparare le loro abitazioni. queste interviste servono a promuovere le attività dell'organizzazione per dimostrare l'utilità di questa nei confronti della società. questo per united saint. per me significa avere la possibilità di fare ciò che da molti mesi guardo in lavori di altri e cioè incontrare gente fare foto e registrare video e audio. non ci credo ma lo sto facendo davvero. mi pare incredibile. domani spero di riuscire anche ad incontrare un fotografo dal quale carpire alcuni trucchi del mestiere e magari mostrargli anche stralci di lavoro, magari...... eh eh. chi lo sa?

le cose si incastrano. 

un restauratore dice che se non hai i calli nelle mani non va bene. secondo me ha senso.

quando non so dove sono io mi sento a casa, quando non so con chi sono mi sento in compagnia. 
Jovanotti

Pace.

2 comments:

paolametro said...

Finalmente una bella occasione per sentire un po' di invidia anche io per la tua situazione fotografica!
Ora siamo pari per l'Africa, eh?!

Mi raccomando cogli ogni istante di quello che stai vivendo e porta a casa tutto, il tuo amico paolo ti aspetta con una birra in mano per passare ore davanti allo schermo..

Un abbraccio,
Paolo

Anonymous said...

bellissimo...non sapevo tu fossi partito...l'esperienza che aspetto di fare da una vita...e che sto organizzando con un gruppo di giovani.
continua così...ti seguirò per leggere news...
boa sorte daria (verona)