Saturday, January 30, 2010
Allesso
Thursday, May 7, 2009
Daje mo'!!
parlare di Abruzzo in questi giorni non deve essere banale. c'è stato un terremoto che ha cambiato le cose. se n'è sentito parlare ovunque e in ogni modo. ordinanze ricostruzioni tendopoli magnitudo case giornalisti sciacalli gente lavoro università famiglie monumenti chiese rugby comitati paura forza futuro storia. e altro.
non si riesce mai a capire dove sta la verità, e chi la dice. almeno io ho questo problema. leggo ascolto sono curioso ma la verità a me nessuno mai dice qual è. ragionare con la mia testa non basta. la verità esiste? si. ma cos'è questa verità? faccio fatica a focalizzarla. la "verità" viene scritta, riscritta, riaffermata e smentita.
boh.
intanto la gente vive.
vive di sensazioni. queste puramente vere. ecco ciò che ritengo essere un fattore decisivo in ogni momento e quindi anche in una situazione post disastro come questa.
arrivando all'Aquila incontro Francesco e Giuseppe. Francesco come giornalista sarà un apprendista (come sostiene), ma è decisamente un uomo da cui sono attratto. lo conosco poco e lo amo per il suo modo di trattare chi, come noi, arriva per conoscere, vedere la sua casa semi distrutta, vivere le sue strade vuote ma piene di mezzi militari, parlare con i suoi amici e concittadini che sono rimasti quelli di sempre. o almeno a me pare. Giuseppe, veterinario, esprime sincerità profonda, genuina. mi fa sentire felice di essere italiano come lui. mai mai mai per un attimo mi sono sentito fuori posto, mai avuta la sensazione di stare là per rubare momenti di sofferenza e rabbia. il senso del viaggio è stato quello di avvicinarsi ad una realtà in evoluzione. rimango colpito da ciò che vivo in poche decine di ore passate insieme a loro. mai visti prima, mai condiviso niente di niente, ma un'attrazione secca, un colpo di fulmine. è di questo che parlo. della necessità di esprimere questo mio sentimento. Nota video di un terremutato mi ha parlato di questo. vorrei poter fermare tutto e restare là, aiutarli e poi ripartire insieme a loro. Francesco e Giuseppe, mai sentiti lamentare qualcosa, solo cercare di capire a fondo che succede. come fanno a fare così? vorrei abbracciarli ancora. ha proprio ragione Maura Teofili quando dice che si arriva con l'intenzione di donare, di dare qualcosa a chi ha bisogna e si va via con qualcosa in più dentro. cambiati, mutati (terremutati).
si dice che nei momenti difficili, nelle tragedie, esca la coesione, la solidarietà, il legame fra chi fino a poco prima nemmeno si salutava, o quasi. ecco che la normalità si interrompe e si apre una parentesi, rappresentata da una crepa di dolore, che contiene qualcosa di non facilmente comprensibile ai miei occhi. una vita nella vita. la gente è anche arrabbiata, molto. due artigiani ci hanno mostrato le loro abitazioni decisamente inagibili per mostrarci i danni e sfogare la rabbia, dimostrare la vergogna nei confronti dei decisori. preoccupati per il loro futuro, pronti a dare la loro vita per proteggere e dare speranza alle loro famiglie. mentre io mi sentivo così tanto incapace di aiutare. non è come arrivare e dare un supporto. è come arrivare e non poter dare un aiuto se non con registratore e macchina fotografica.
vedere i loro sorrisi (!), eccola la verità vera. ciò che conta. i sorrisi non stanno nei decreti, nè nelle ordinanze. credere che se fosse capitato a me sarei capace di fare lo stesso (forse). sono forti tenaci e decisi. vogliono ricostruire le loro case e le loro vite, anche se ci vorranno vent'anni.
con la promessa di una camminata insieme sul Gran Sasso, il mio pensiero è per voi quadra'!
Thursday, December 11, 2008
voglio scrivere presto
E' da quando Barack Obama è stato eletto alla presidenza degli Stati Uniti che ho in mente di scrivere qualcosa. Quello stesso giorno sarebbe stato il novantesimo compleanno di Carlo, mio nonno. Un giorno importante.
Mi fermerò e scriverò. presto.
Which man can save his brothers soul?
Oh man it's just self control
Don't gain the world and lose your soul
Wisdom is better than silver and gold
(Bob Marley, Zion Train)
Wednesday, October 29, 2008
Wednesday, October 8, 2008
3rd Katrina day
New Orleans, August 29th
Residents meet to commemorate the anniversary of the hurricane. They march asking for respect, human rights and affordable housing. I was there for volunteering and I joined the march with my camera and an audio recorder.
The project has been made for supporting the causes of the people I met who transmitted me energy, unity and will to live with dignity.
I quote Bob Dylan song which lyrics I believe are significant to this issue. Pace
Blowing in the wind (1969)
How many roads must a man walk down,
before you call him a man?
How many seas must a white dove fly,
before she sleeps in the sand?
And how many times must a cannon ball fly, before they're forever banned?
The answer my friend is blowing in the wind, the answer is blowing in the wind.
How many years can a mountain exist,
before it is washed to the sea?
How many years can some people exist,
before they're allowed to be free?
And how many times can a man turn his head, and pretend that he just doesn't see?
The answer my friend is blowing in the wind, the answer is blowing in the wind.
How many times must a man look up,
before he sees the sky?
And how many ears must one man have,
before he can hear people cry ?
And how many deaths will it take till we know, that too many people have died?
The answer my friend is blowing in the wind, the answer is blowing in the wind.
The answer my friend is blowing in the wind, the answer is blowing in the wind.